Kanban

Kanban è una parola giapponese che può essere tradotta letteralmente come ‘cartellone’ (signboard) o ‘manifesto’ (billboard). Negli anni ‘50 Taiichi Ohno sviluppò in Toyota un sistema di controllo della produzione utilizzando delle carte che forniscono un segnale visivo per l’innesco di un’azione.

In origine, questo è stato usato per mantenere alti livelli di efficienza delle linee di produzione e per l’attuazione della produzione ‘Just in Time’ (JIT). 

Con il passare degli anni il termine è stato utilizzato in vari modi, ma è utile pensare a una carta kanban come ad una carta fisica che contiene informazioni su un prodotto e su come dovrebbe essere sviluppato; una kanban board è lo strumento nel quale le carte kanban vengono visualizzate in base al loro stato di avanzamento nel processo di sviluppo, mentre la tecnica nel suo complesso viene chiamata semplicemente kanban.

Negli ultimi anni, kanban ha trovato un suo ruolo nell’ambito del project management agile, in particolare nel caso in cui il lavoro viene eseguito con l’approccio di scrum.

Una kanban board mostra il flusso da una specifica di prodotto del backlog, allo sviluppo, al test, fino al prodotto completato. Questo approccio visivo e altamente interattivo, insieme al daily scrum meeting e ai timebox (sprint) relativamente brevi, rappresenta un modo di monitorare il flusso del lavoro più appropriato rispetto ai metodi tradizionali come i diagrammi di Gantt

 

 

Il diagramma sopra riportato mostra in che modo un prodotto passa attraverso cinque fasi. Kanban non specifica né il numero di fasi né il modo in cui sono chiamate. Questo dovrà essere stabilito in base alle esigenze del lavoro da svolgere.  

La board effettiva può essere elettronica oppure si può trattare di semplici post-it posizionati su una lavagna.

Taiichi Ohno dichiarò che kanban deve seguire regole rigorose per essere efficace, quali:

  1. Una fase successiva può prelevare gli elementi solo nella quantità specificata (ad esempio ci può essere un limite al numero dei prodotti che può trovarsi nella colonna ‘in corso’ nello stesso momento).

  2. Le fasi precedenti possono trasferire gli elementi solo alle fasi successive come specificato.

  3. Nessun elemento viene creato o spostato senza una carta kanban.

  4. Una carta kanban deve accompagnare ciascun prodotto in ogni momento.

  5. I prodotti difettosi non sono mai inviati alla fase successiva.

  6. Il numero di carte kanban di ciascuna fase è monitorato per rivelare i problemi e le opportunità di miglioramento.

Queste regole sono state originariamente sviluppate per la pianificazione dei prodotti negli ambienti di produzione snella (lean) e JIT (just in time). Devono quindi essere adattate ai diversi contesti di gestione dei progetti, ma il principio della fissazione di regole chiare si applica in ogni caso.

 

Grazie a E-quality Italia e a Project Management Europa per la traduzione

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20th September 2014Created
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