Frederick Hertzberg descrisse per la prima volta la sua teoria a due fattori nel suo libro ‘La motivazione per il Lavoro’¹. In tale libro, egli ha identificato il principio che i fattori che creano insoddisfazione sul lavoro non sono gli stessi, e non sono all’opposto, rispetto a quelli che creano soddisfazione.
Hertzberg ha identificato job dissatisfiers (noti anche come fattori di igiene) e job satisfiers (noti anche come fattori motivazionali).
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Fattori di igiene
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L’assenza o la scarsità dei fattori di igiene (ad esempio politiche aziendali dispotiche; scarsa retribuzione, basso livello di sicurezza sul lavoro) porta alla soddisfazione, ma non motivano. Quando i fattori di igiene sono tutti soddisfacenti, un membro del team sara ‘non insoddisfatto’, ma non sarà anche particolarmente motivato.
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I fattori di igiene rimuovono l’insoddisfazione, ma non motivano.
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Fattori motivazionali
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Per suscitare in un individuo un senso di motivazione, piuttosto che una semplice mancanza di insoddisfazione, sono necessari ad esempio un lavoro che interessi tale individuo, opportunità di realizzazione personale e di riconoscimento.
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I fattori motivazionali forniscono motivazione per coloro che non sono insoddisfatti.
Le idee di Hertzberg hanno una stretta correlazione con i livelli di Maslow ed evidenziano gli stessi problemi riguardanti un manager P3 che lavora in un’organizzazione a matrice; cioè un Manager P3 non avrà necessariamente una grande influenza sui fattori di igiene, ma, per tutta la durata del lavoro, dovrebbe avere maggiore influenza su alcuni dei fattori motivazionali.
Ciò potrebbe portare alla difficile situazione in cui un manager P3 abbia il compito di motivare una squadra fatta di persone insoddisfatte. Hertzberg potrebbe essere visto come un buon argomento per una forte matrice in cui il gestore P3 ha più controllo su entrambi i fattori, di igiene e motivazionali.
- Hertzberg, Frederick (1959) The Motivation to Work, Wiley, New York.
Grazie ad E-quality Italia per la traduzione
