Maccoby e Scudder

Nel loro libro ‘Leading in the heat of conflict’¹ (‘Guidare nel culmine del conflitto’), Michael Maccoby e Tim Scudder identificano un processo in cinque passi per la gestione dei conflitti. Le attività che lo compongono hanno molti parallelismi con il project, programme e portfolio management.

 

 

Prevedere è quasi sinonimo di pianificare e i project, programme e portfolio manager investono molto tempo nella pianificazione. Durante il processo di identificazione e il processo di definizione si spende molto tempo a cercare di prevedere potenziali fonti di conflitto e ad eliminarle o ridurle. Questo, auspicabilmente, dovrebbe diminuire l’incidenza del conflitto, come rilevato da Thamhain e Wilemon.

Funzioni come la gestione dei requisiti e la gestione degli stakeholder eliminano molte potenziali fonti di conflitto e sviluppano piani per affrontarle. Anche la gestione del rischio è una funzione chiave in questa situazione, poiché identificherà anch’essa potenziali fonti di conflitto ed elaborerà un ventaglio di risposte. Tutto ciò contribuisce all’attività di prevenzione di cui parlano Maccoby e Scudder.

Nessun livello di pianificazione potrà rimuovere tutte le fonti di conflitto e il team di gestione deve utilizzare sia le tecniche di controllo che l’empatia per identificare i conflitti che possono emergere, siano essi tecnici – di per sé ovvi – che umani, molto più sottili.

La gestione dei conflitti attinge a principi quali quelli di Furlong e a competenze come la comunicazione, la negoziazione e l’influenza nel contesto dello stile personale di un manager, così come individuato dal modello di Thomas-Kilmann.

La risoluzione dei conflitti deve includere la conferma a tutte le parti di quanto è stato concordato e l’aggiornamento dei piani futuri in modo che rispecchino la soluzione identificata.

Si può affermare in effetti che la procedura di Maccoby e Scudder è implicita in molte delle funzioni e dei processi del project, programme e portfolio management.

 

  1. Maccoby, M., & Scudder, T. (2011). Leading in the heat of conflict

 

Grazie a E-quality Italia e a Project Management Europa per la traduzione

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